domenica 28 ottobre 2012

Bagno di sangue





È un po' di tempo che non ci si sente, ma è normale.
La promozione di IO MI CARICO DI RABBIA mi ha caricato di un po' di impegni.
Organizzare, fare, brigare...
Una gran rottura di cazzo.
Ho fatto due presentazioni e ne ho in programma una terza.
In entrambe me la sono fatta addosso e conto che la cosa si ripeta anche nella terza.
Al mio fianco ho avuto dei moderatori con i quali ho dovuto interloquire.
Ho proposto durante le serate dei reading con basi preregistrate e anche dal vivo, con amici musicisti che mi hanno accompagnato con i quali ho dovuto provare e riprovare.
Ho avuto i soliti problemi tecnici.
Recuperare un impianto audio, organizzare le location.
Pubblicizzare, stampare volantini, tenere i contatti.
Montare e smontare.
Insomma, un enorme rottura di coglioni.
Ma qualcuno deve pur farlo.
Ho voluto la bicicletta e adesso devo pedalare.
Le vendite vanno, ma ogni singola copia venduta è un bagno di sangue.
Mai una cosa semplice nella vita.
Mai.

Nel frattempo ho avuto modo di fare esperienza, guardarmi intorno.
Sentire opinioni e avere dei riscontri.
Questa è la cosa positiva.
Avere la percezione di quello che si sta facendo non è facile.
Ho convinto qualche scettico, forse avrò deluso qualcuno.

Ieri pomeriggio una persona mi ha detto che se il prezzo da pagare per svoltare in questo Paese di schiavi è farsi tagliare una mano lui è disposto a farlo.
Se il prezzo diventa farsi tagliare la testa lui è ancora disposto a valutare la questione.
Ma se il prezzo diventa la testa dei nostri figli allora la cosa diventa inaccettabile.
Condivido e metto nel mio bagaglio personale di cose da fare e da non fare.

Ci rivediamo settimana prossima con nuovi post e nuove idee malsane.


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