mercoledì 26 dicembre 2012

Vaticano 2013: l'anno delle streghe

A casa dei miei suoceri si legge "Oggi" e "Famiglia Cristiana".
Loro mi ospitano spesso e prima di dormire fa sempre bene leggere qualcosina di diverso dal solito.

Ieri sera mi soffermo su un articolo di "Oggi" intitolato "DAVVERO E' IN CRESCITA LA RICHIESTA DI ESORCISMI?". Alla fine dell'articolo mi scappa ad alta un voce un "Non ci posso credere" e mia moglie che si era da poco addormentata giustamente mi riprende con un sonoro "Ssssss... si può sapere cosa c'è??".
"Niente, niente... scusa..."

Stamattina strappo la pagina per portare le prove oculari di quanto ho letto in modo da non essere frainteso, quindi tutto quello che leggerete tra virgolette è effettivamente quello che c'è scritto.
L'articolo è di Rino Fisichella, "Presidente del Pontificio Consiglio per la Promozione della Nuova Evangelizzazione".
Mica pizza&fichi...

Riporto il passo fondamentale, facendo presente che l'argomento riguarda le possibili "trappole da cui è difficile uscire" che possono portare alla possessione demoniaca.
Tenetevi forte.

"... Spesso la frequantazione di certi ambienti avviene per scherzo, con una seduta spiritica. poi si rimane intrappolati vittime della possessione demoniaca. La stessa cosa accade grazie a PARTICOLARI GENERI DI MUSICA [ allude alla musica metal, ovviamente... oppure Marilyn Manson], TATUAGGI [tatuaggi?? questa puttananta non l'avevo mai sentita...], BREVI FILMATI SU YOUTUBE [forse si riferisce alla candid camera brasiliana della bambina fantasma in ascensore?... probabilmente...], FILM PER IL GRANDE PUBBLICO [qui il riferimento è chiaro, si pensa subito alla saga di Twilight] e PERSINO FUMETTI CHE PAIONO INNOCUI [probabilmente Dylan Dog...]. Si lanciano messaggi esoterici che entrano nella fantasia delle persone, goccia dopo goccia scavano nella mente e annientano le difese immunitarie..."

Premetto che non ascolto Metal (ma Marilyn Manson qualche volta sì...), non ho tatuaggi, Twilight mi fa cacare come poche cose al mondo e non leggo Dylan Dog.
Detto questo per scongiurare conflitti di interesse non penso che ci sia molto da aggiungere, tranne che sottolineare la gravità delle affermazioni, la superficialità con le quali sono espresse, la volontà di infondere timore in cose assurde, e il manto di oscurantismo che copre tutto il discorso.

Ascolti Marilyn Manson? ti colpirà il demonio perchè lui lo evoca (cazzata terrificante, tutto falso ma che ci volete fare, probabilmente lo giudica da come è vestito... di nero e spesso con la gonna... ops... proprio come Mons. Fisichella!)

Hai un tatuaggio? satana entra in te come l'inchiostro è penetrato nei tuoi tessuti (vabbè, allora prendiamocela con le cose a caso, che ne so... con le spremute di frutta...)

Guardi le Candid Camera sui Fantasmi? aaaah Belzebù ti corromperà!! (meglio rinchiudersi in un monastero a sfogliare i libri sacri con il cilicio tra le cosce... questo sì è guardare in avanti...)

Ti piace il cinema di Hollywood per adolescenti decerebrati? Esorcismo assicurato!! (meglio guardarsi la messa di Piazza San Pietro, dove lo sbadiglio almeno è supportato da una ripetitività pari a quella dei più impresentabili sequel hollywoodiani...)

Leggi Dylan Dog per passare qualche ora di divertimento? demonio anche lì!! (e che cazzo basta! cosa devo fare? fabbè faccio l'amore con la mia ragazza... Nooooo!! peccato mortale si tromba solo per procreare capito?? esorcismo anche lì va bene??)

E questi vorrebbero dare il loro contributo allo sviluppo della società civile?
Vorrebbero far progredire il Paese?
Ho l'impressione che vogliano agitare i soliti spauracchi di mille anni fa.
All'epoca erano le streghe (leggasi donne anticonformiste), l'osservazione del cosmo (leggasi scienza, vero Galileo?) e mille altre stronzate.
Adesso i numi tutelari del Vaticano si sono "aggiornati", a far paura sono le "candid camera" e i tatuaggi, gli Slayer e i film sui Vampiri.
Cosa giri nelle loro menti non si ha da sapere.
Di una sola cosa sono sicuro, però.
Che è più facile che il demonio ce l'abbia chi incula un bambino rispetto a chi si legge Dylan Dog.
Au revoir, Mons. Fisichella.

lunedì 24 dicembre 2012

Piazza Fontana. Crocevia.


 

Quando arrivano le feste natalizie è ormai tradizione.
Mi ammalo.
Tutti gli anni.
Manco fosse una convenzione, un biglietto da pagare.
Anche quest'anno non fa eccezione e allora faccio indigestione di televisione, libri e internet.
Ieri sera decido di vedere "Romanzo di una strage", il film sulla strage di Piazza Fontana.
Molto bello, direi accurato nei dettagli e "portatore sano" di una visione che può apparire in qualche modo plausibile e veritiera.

Saranno un paio d'anni che mi documento sugli anni settanta e davvero un'idea me la sono fatta.
Non si tratta proprio di una linea ben definita, ma in generale di una sensazione di "plausibilità della successione degli eventi di quel periodo" che in qualche modo mi fanno dire che l'Italia in quel periodo fosse davvero in una situazione di democrazia di facciata.

I Rossi e i Neri.
I servizi segreti infiltrati negli uni e negli altri.
I Neri che colpiscono e fanno ricadere la colpa sui Rossi (o sugli anarchici).
La NATO che ammicca con i nostalgici e li usa a proprio piacimento per muoversi e "autoproteggere" il Paese dallo spauracchio sovietico.
Gladio.
L'anarchico Pinelli che cade durante un interrogatorio dall'ufficio del Commissario Calabresi.
Calabresi che a sua volta muore sotto casa.
Ancora la colpa data ai Rossi (Sofri e Pietrostefani)
Moro che cerca di mediare con il PCI e sembra inviso sia al Presidente della Repubblica del periodo (Saragat) che al precedente (Segni) entrambi certamente filoamericani
I due tentativi di colpo di stato, quello del fascista Borghese (sotto la Presidenza Saragat) e il "Piano Solo" del Generale De Lorenzo (sotto la Presidenza Segni)
Poi le BR che uccidono Moro con il colpevole immobilismo della DC e del Papa.
Gli interrogatori delle BR e il memoriale di Moro.

Insomma, un sacco di cose, forse messe alla rinfusa o nell'ordine sbagliato.
Ma la sensazione generale è quella che in qualche modo qualcuno abbia agito al di sopra delle teste del "Popolo Italiano".
Che abbia indirizzato questo Paese indipendentemente dalla volontà dei suoi cittadini.

Democrazia "giovane e fragile", si disse allora.
Vero.
E io aggiungo: Democrazia "giovane e fragile" ancora oggi.
E in più drogata, dopata.
Priva di punti di riferimento e ammantata del morbo peggiore.
Il disprezzo per la cosa pubblica.
Se un poco di buono finisce in parlamento tutti a scandalizzarci.
Ma se un conoscente "biscazziere e intrallazzatore" prende un incarico ministeriale in fondo la cosa non ci dispiace.
Chissà che qualcosa non finisca anche nelle nostre tasche.
Chissà mai che ci scappi un'opportunità di lavoro migliore, un prestito, una segnalazione, una dritta.
E poi magari come conseguenza si tornerà a gambizzare e a mettere bombe.
Che ci volete fare.
Corsi e ricorsi storici.
Fino al punto da rimetterci la pelle.

domenica 9 dicembre 2012

Pane e fica per tutti. E ombrelli nel culo al momento giusto.





Serata tranquilla, pizza con gli amici.
Le calorie della settimana sono già troppe e io mi prendo un piatto di pasta per non andare fuori dieta.
Si parla della partita, delle azioni da gol.
Di quelli sprecati e di quelli fatti.
In televisione c'è la replica della partita che ci siamo appena visti allo stadio.

Poi si passa ad altri discorsi e non so neppure come si arrivi a parlare delle Primarie del centrosinistra.
Me ne esco con una frase che dice più o meno così.
"io faccio politica scrivendo un libro, cantando in un gruppo rock, postando sul mio blog, indossando una t-shirt. Questo per me è fare politica, in passato pensavo che fare politica fosse convincere la gente a mettere una croce su un simbolo. Ora non la penso più così. Ognuno di noi dovrebbe fare qualche cosa, non aspettare passivamente che gli altri impongano il loro punto di vista sulle nostre teste"
Poi una frase mi fa davvero perdere le staffe.
"Beh, cosa devo fare io? Vado a lavorare, pago le tasse... Chi vuole fare veramente qualcosa dovrebbe fondare un partito politico, magari io lo voterei"

Maiala puttana.
Ecco perché siamo arrivati a questo punto.
Perché abbiamo la coscienza tranquilla.

Qualcuno ci ha detto che tutto quello che dobbiamo fare è rispettare i dieci comandamenti fatti di "non fare quello e non fare quest'altro".
Che se facciamo i bravi bambini e non combiniamo casini arriva Babbo Natale e ci dà il regalo che meritiamo (una vita tranquilla, lo smartphone, il fine settimana in coda per andare al lago, la pensione a 70 anni...).
Che al resto ci pensano loro e che non c'è nulla di che preoccuparsi.
Basta mettere la croce sul partito "della rassicurazione" e ci sarà pane e fica per tutti.
E se poi vuoi proprio darlo "all'altro partito" va bene comunque, basta che non ti metti a rompere i coglioni con strani atteggiamenti e rivendicazioni che possono rompere il nostro bell'equilibrio fatto di facce allegre, pacche sulle spalle e ombrelli ficcati nel culo dei più deboli al momento giusto.

Vuoi fare davvero qualcosa? Fonda pure un partito che non c'è problema, verrà risucchiato nel sistema e anche lui si prenderà la sua fetta.
E tu per primo. Vedrai, ti piacerà.

Tutto a posto ragazzi?
Tra poco è Natale...
Che ne dite di una bella settimana bianca e di un cambio di tariffa telefonica?
Su, non fate quella faccia...
Dopotutto il mondo gira così.. Non sarete mica degli stupidi idealisti che fanno finta di non sapere come vanno le cose nel mondo...?
Per favore, un po' di realismo...
Mi fai un altro Gintonic per favore?
Anzi, fanne altri quattro che stasera offro io.
A proposito, hai visto che gol ha fatto El Shaarawy?
Roba da metti neh?


- Postato con Blogpress da iPad

mercoledì 5 dicembre 2012

Il vecchio suicida è il nuovo che avanza




Sono in tangenziale alle 18.45.
Niente lampioni, il muretto che divide le due carreggiate è alto almeno un metro.
Due corsie per ogni senso di marcia.
Per guidare ho inforcato gli occhiali (nuovi) che mi sono fatto rifare.
La miopia dilaga e io la rincorro come un bravo studente tampina la maestra in gita scolastica per non perdersi.
La macchina che mi precede sulla stessa corsia - quella di sorpasso - inizia a frenare.
Poi sbanda, cerca di mantenere il controllo e ci riesce.
Comincio a frenare, poi vedo che non è sufficiente e inizio a pestare duro sul pedale.
Mi devo fermare subito, senza esitazioni altrimenti faccio un botto che neanche un'astronave.
Lui si ferma e mi fermo anch'io.
È andata bene.

Quello che vedo qualche secondo dopo è incredibile.
C'è un vecchio in mezzo alla corsia che sta scavalcando la barriera che divide le due carreggiate.
Indossa una tuta di quelle lucide anni '90 e le scarpe da ginnastica.
La barba lunga, grigia.
Non fa una piega e fa finta di niente, come se non ci fosse nessuno.
Il tizio di fronte a me apre la portiera e inizia a insultarlo sbracciando come un matto.
Il vecchio non lo degna di uno sguardo.
È intento a finire quello che ha iniziato.
Attraversare la tangenziale al buio.

Il simpatico nonnino aspirante suicida finisce infatti di scavalcare il jersey e si appresta ad attraversare l'altra carreggiata.
Altre due corsie da superare.
Altre due colonne di macchine che viaggiano tra i 100 e i 120 km/h da evitare.
E tutto questo per andare di là.
A far che cosa non si sa, visto che sia da una parte che dall'altra non c'è assolutamente nulla.

Giovedì scorso ho presentato il mio libro.
Avevo tre musicisti con i quali avevo preparato i reading.
Un moderatore al quale tenere testa.
Dovevo ricordarmi cosa fare e come farlo.
Sperare che ci fosse pubblico e trasferire su di loro il mio pensiero.
Forse qualcuno mi ha capito, forse qualcuno avrà pensato che sparavo troppe cazzate per essere degno di una platea.
Non so.
So solo che quando ho visto quel vecchio attraversare la tangenziale mi ci sono un po' ritrovato.
Rischiare tutto per cercare un qualcosa che forse non ha senso.
Comunicare un'idea, un pensiero forte.
Che forse qualcuno non riuscirà neppure a capire.
A volte mi sento così.
Il mio libro è nato per questo.
Per rischiare tutto.
Per cercare di essere capito.
Per aiutare chi vuole attraversare la strada al buio, con le macchine che sfrecciano in entrambe le direzioni.
E dall'altra parte - forse - il Niente.

- Postato con Blogpress da iPad
 
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