lunedì 11 aprile 2011

Elogio della terza corsia







Non so se lo avete notato.
Quando inizia la bella stagione la polizia stradale apre la terza corsia su tutte le statali, soprattutto quelle di collegamento con le zone turistiche.
Di che cosa si tratta?
Beh, della corsia centrale... Quella a cavallo della linea di mezzeria.

Le moto da strada se ne impossessano senza colpo ferire, come se fosse effettivamente di loro proprietà.
Le automobili si scansano a destra e i centauri sfrecciano a loro piacimento danzando sulla linea continua o su quella doppia con leggiadria e spenseriatezza, superando quei poveri coglioni destinati ad aspettare la linea tratteggiata e un tratto rettilineo per procedere eventualmente a un sorpasso.

Loro no.
Loro sorpassano in curva alla cieca ("tanto c'impiego un attimo a rientrare, chi se ne incula se rientro sul cofano a quell'idiota costretto tra quattro lamiere"), passano a una spanna dallo specchietto di sinistra, sfogano i loro cavalli in galleria facendo tremare i muri.
Cosa cazzo volete eh?
Se si sono comprati una moto è per andare veloci, saltare le code, bruciare il codice della strada come se fosse la bibbia in mano a Marylin Manson.
Mica per spostarsi da un posto a un altro.

Loro infatti sono lì.
Il numero 46 tatuato sul cupolino, il giubbino della dainese con il logo ben in vista sulla schiena e le fiamme sulla fiancata.
Ovviamente la targa quasi parallela al terreno (non si sa mai dovesse esserci qualche autovelox o qualche pattuglia) e le marmitte modificate.
Ogni tanto li si vede procedere su una ruota sola in fase di sorpasso (rigorosamente sulla terza corsia a loro dedicata) oppure rischiare la vita pur di restare in coda con l'amico che fugge lontano, ma non è questo il punto.

È la bella stagione che li sveglia dal torpore, su questo non c'è dubbio.
Durante l'inverno si affannano in tangenziale sulla corsia di emergenza per evitare la coda, oppure ai semafori per partire sempre in pole position, quasi come se fosse una macchia sulla propria dignità rimanere per una volta dietro un'automobilista.
Ma la brutta stagione non li soddisfa, non è il loro pane.
Il loro regno è la terza corsia centrale: quella è il simbolo del loro potere, il punto fondamentale per il quale hanno deciso di regalarsi 100 chili di moto con 140 cavalli di potenza motore.

Ma alla fine non bisogna generalizzare, ci mancherebbe.
Infatti l'altro giorno ho visto una moto da strada procedere a normale andatura senza sfrutture la corsia centrale come da suo diritto costituzionalmente garantito.
La guardo strano e penso: "Che bravo questo gentile motociclista, si gode il paesaggio e non sembra interessato a competere come su un circuito..."
Poi guardo meglio.
Ha in mano il telefonino, sta mandando o leggendo un sms.
Coglione io che ho il vivavoce per paura di schiantarmi.

Lui è lì, va a 70 all'ora e manda un sms su due ruote.
Un grande centauro, un grande uomo.
Brum! Brum!


- Postato con Blogpress da iPad

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