martedì 10 novembre 2009

Musica & Libri (part one)

Musicisti si diventa. Scrittori si nasce.
Ho sempre creduto molto nel lavoro e, al contrario, assai poco nel talento naturale.
Mi sono sempre imbattuto in chi si sentiva "baciato dalla sorte" per il fatto di riuscire a mettere insieme degli accordi o a scrivere un testo e ho sempre avuto un moto di fastidio nei loro confronti.

Il talento, nella musica, è meno importante di quello che si pensa: non ho mai creduto all'ispirazione (una vera fesseria) e neppure alle illuminazioni che ti aprono la mente.
E non perchè non le abbia mai avute: semplicemente non credo siano determinanti...

Il succo della questione sta nel trovare gli artifizi necessari per permettere che quelle intuizioni si sviluppino in maniera equilibrata e si dipanino nell'ambito che è loro congeniale.
In sintesi bisogna avere "mestiere"... lavorare prima con il martello pneumatico e poi con lo scalpello.
Nick Cave diceva che tutte le mattine, dopo colazione, "andava al lavoro" nel suo studio.
Si sedeva e iniziava a comporre come se fosse un impiegato qualsiasi.
La penso esattamente nello stesso modo, ma forse con la scrittura la cosa è un po' diversa.
Domani vi dirò perchè.

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