domenica 1 novembre 2009

Istruzioni per l'uso (distorto)

Questo blog nasce oggi per rendere dignità al nuovo libro che sto scrivendo da ormai più di sette mesi. Il suo titolo provvisorio è "IO MI CARICO DI RABBIA" ed è erede del precedente "CONI GELATO PER MALATI TERMINALI", agglomerato di racconti del 2001, pubblicato da Starrilink Editrice.

"IO MI CARICO DI RABBIA" è un romanzo ispirato alla vita di nessuno, ambientato nella provincia vercellese. La testa del protagonista è quella di nessuno di voi, abituato a sopravvivere e a convivere con i suoi incubi a cuore aperto. I suoi ventricoli si chiamano "Fotografia" e "Realtà" mentre i suoi atri si chiamano "Alcool" e "Rabbia".

Questo primo tratto descrittivo non vuole assolutamente dare adito a fraintendimenti.
Si tratta di un libro il cui obiettivo non è quello di incensare nessuno stile di vita.
Semplicemente quello di evidenziare che esistono soggetti la cui vita, per fortuna, non ricade negli stereotipi della vita moderna fatta di famiglia e lavoro, di presunta "vigliacca" felicità e annullamento della propria condizione di essere pensante.
Ogni giudizio morale non è qui oggetto di valutazione.
Provate voi a convivere con l'odore quotidiano di cancrena proveniente dalla gamba di vostra nonna.
Provate voi a vivere una vità normale con solo tre dita nella mano sinistra.
Io ho provato a pensare come sarebbe la vita di Roberto, filtrandola con la mia sensibilità probabilmente non adeguatamente sincronizzata con quella di nessun altro.
Se volete, seguitemi.
E lasciatevi indirizzare dal vostro senso di curiosità.
La curiosità è umana
La noia e l'omologazione sono carogne.

1 commento:

  1. E' una vita senza colore, senza sapore, senza odore! Non esiste...

    RispondiElimina

 
Free Hit Counter