domenica 29 novembre 2009

Rendersi conto

Una delle questioni che mi danno notoriamente più noia è l'annoso problema del "rendersi conto".
Chissà quante cose mi sono oscure, quanti fraintendimenti si sono insinuati sotto la mia pelle.
Quante cazzate mi sono state raccontate.

Il problema della conoscenza, di capire una questione, di essere informati è per me fondamentale.
A volte parlo con delle persone di argomenti che conosco profondamente e qualcuno ad un certo punto dice una cosa falsa, pur essendo convinto profondamente che questa sia vera.
Subito cerco di controbattere, portare dati a rinforzo della mia tesi... mi viene quasi da urlare "No! No! è quello che ti vogliono far credere... stammi ad ascoltare ti prego! di questa cosa ne so un sacco... l'ho studiata! l'ho approfondita! me ne sono curato a fondo!"
Qualche volta mi stanno ad ascoltare, qualche volte riesco addirittura a far passare il messaggio.

Poi mi chiedo: chissà quante volte succede il contrario.
I media generalisti passano un'informazione, la morale comune la consolida e io me la bevo fino in fondo. Ovvio che cerco in ogni modo che questo non succeda, ma sono realista: sarà capitato decine e decine di volte, sicuramente molte di più di quelle che mi immagino.

Avrei bisogno di persone che confutino le mie errate convinzioni, che mi mettano al corrente che qualcuno vuole che io la pensi così, che mi stanno imboccando cose non vere.
Ne ho veramente un disperato bisogno e a volte penso che in pochi vogliano fare questa cosa con me. Sinceramente lo considero un problema, tant'è che cerco il più possibile di essere informato, ci tengo veramente, credetemi...
Poi a volte incontro qualcuno che non solo non sa niente di niente, ma che NON VUOLE SAPERE NIENTE DI NIENTE, e allora in quel caso non c'è altro che alzare le braccia e arrendersi.
La razza peggiore, senza dubbio.

Nessun commento:

Posta un commento

 
Free Hit Counter