giovedì 2 giugno 2011

Progetti? A ognuno il suo...




"Senza le persone giuste non si va da nessuna parte"
No, non sto parlando di raccomandazioni o qualcosa di simile.
Questa considerazione è legata esclusivamente a una valutazione di opportunità di sviluppo di progetti di natura artistica, soprattutto per quanto riguarda quelli di natura collettiva.

Se vuoi fare tutto per gli affari tuoi non ci sono problemi: decidi tu, organizzi tu, scegli tu e fai quel cazzo che ti pare.
Un po' come scrivere un libro, oppure comporre e suonare canzoni con l'iPad come sto facendo io.
Un'altra cosa è mettersi in gioco con altre persone per un progetto a più mani, dove è necessario mediare, ascoltare, proporre la propria visione delle cose e valutare con attenzione le indicazioni e le strade proposte dagli altri.

C'è un sacco di gente che conosco che è passata dal far le cose con altri a far le cose da soli (e non tornerebbe più indietro).
Conosco persone che stanno proprio in questo momento cercando di passare da progetti di gruppo a progetti solistici, quasi schifati dalle esperienze collettive che avevano avuto in precedenza.
Conosco gente che è una vita che fa da solo e non è mai riuscito a imbastire un progetto con qualcun altro, anche se lo vorrebbe fortemente.
Conosco gente che non riesce proprio a pensarsi in un progetto solistico perchè ha bisogno di altre persone per esprimersi. E se queste hanno deciso di chiudere, beh... prendono atto della cosa e chiudono per sempre anche loro con i giochi.
Conosco persone che invece ritornano sul luogo del delitto continuando a pensare che le cose potrebbero andare diversamente ricominciando di nuovo con le stesse persone che portano gli stessi problemi di sempre.

E quel che peggio conosco persone che non si fanno problemi nel persistere nel creare problemi ad altri, quasi come se fossero programmati a rompere le palle giocando sulla loro presunta (molto presunta) insostituibilità.

Adesso facciamo un bel gioco.
Rileggiate tutto quello che ho scritto sotto una diversa ottica e sostituite le parole "sviluppo di un processo artistico" con la parole "sviluppo di un processo amoroso di coppia".
Vedrete che in fondo si tratta più o meno della stessa cosa.
Sfumatura più.
Sfumatura meno.
Non è una strana coincidenza?
Direi proprio di no ragazzi, direi proprio di no...

- Postato con Blogpress da iPad

1 commento:

 
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