lunedì 19 settembre 2011

Push the button, please




A volte compiere una scelta non è quello che può sembrare.
Una scelta presuppone un'alternativa, un bivio al quale ci si interroga su quale strada proseguire.
A volte le scelte sono prive di queste caratteristiche, la loro inelluttabilità le rende solo a prima vista delle scelte mentre in realtà si è di fronte a un bottone da premere.
Direte voi: la scelta c'è anche in quella circostanza.
Premere o non premere il bottone?
Vero, ma quello che intendo io è un'altra cosa.

La decisione l'hai già presa.
Pensi che tutto sia già scritto e in effetti è proprio così.
Non c'è nulla da fare.
Hai esaminato ogni passaggio, hai valutato ogni situazione.
Tutto riconduce a un unico evento.
Il push the button.

Tu sei lì, sai che non c'è alternativa ma nonostante questo non ce la fai proprio a pigiare quel fottuto pulsante.
Poi ti guardi intorno.
Più ci pensi e più pensi che sia giusto.
Più ci pensi e più non non hai il coraggio di farlo.

Per farlo hai bisogno dell'ultimo scalino.
Di un evento traumatico che non c'è.
Abbandoni l'idea ed esci dalla porta con i coglioni girati.

Poi l'evento traumatico accade e tu lo benedici.
Corri nella stanza del bottone e finalmente fai quello che devi fare.
La finestra si apre.
I dubbi svaniscono e ti rendi conto che in fondo non hai fatto una scelta.
L'hai soltanto osteggiata senza motivo fino ad allora.
La scelta non è mai esistita.
L'unica cosa che esisteva era la tua incapacità nel capire la realtà.
Ma ora è passato.
E le cose passate assumono un'altro sapore mentre le cose future ti ringraziano per averle rese possibili.


- Postato con Blogpress da iPad

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