domenica 15 maggio 2011

Le persone parlano da sole al supermercato







Pensavo di essere l'unico ma a quanto pare non è così.
Aggirarsi al supermercato è sempre un'esperienza surreale, quantomeno meno banale di quello che potrebbe sembrare.
Da qualche tempo ho notato la tendenza, da parte mia, di commentare ad alta voce prodotti, sistemazione sugli scaffali e necessità varie da consumatore.
Insomma, parlo da solo al supermercato.
Come i matti, direte voi.
Lo pensavo anch'io.

Poi ho deciso di tenere sotto controllo questa cosa, tentando di rendermi conto immediatamente di quando sentivo l'esigenza di predicare sul costo esagerato della mozzarella di bufala o sul perfetto connubio tra pecorino romano e bucatini Barilla.

È lì che ho notato che non ero l'unico.
Ho iniziato a vagare per le corsie alla ricerca di conferme e devo dire che non ho fatto per niente fatica a trovarle.
C'è un sacco di gente che parla da sola al supermercato.
Ho trovato dapprima una signora sui 50 anni china sul banco frigo e prodiga di considerazioni a bassa voce sugli yogurt che in quel momento stava confrontando.
Subito dopo ho notato un "singolone" commentare in un angolino le diverse tipologie di salse, concentrato come nessuno e assolutamente non conscio del fatto che stava effettivamente bisbigliando per i cazzi suoi.
Dovevate vedere le espressioni del volto di entrambi.
Sembrava proprio che questi tizi fossero davvero a casa loro da soli, non si preoccupavano minimamente di passare per pazzi, e questo probabilmente perchè il loro livello di controllo su loro stessi era davvero minimo rispetto al normale.
È bastato un ragionamento su uno yogurt per far decollare all'interno di un cervello un comportamento a prima vista assurdo, ma che denota a mio avviso semplicità e spontaneità.
Bellezza e commozione pura, come quella dei bambini.

Ci si sforza di rimanere seri, di ragionare sui nostri comportamenti.
Di lanciare codici conformisti con il nostro abbigliamento in maniera tale da farci accettare dal resto del mondo.
Ci sforziamo di inserirci in un reticolo di comportamenti sociali che ci metta al riparo da brutte sorprese o da possibili emarginazioni.
Alla fine, però, caliamo le nostre difese artificiose come i pantaloni di fronte alla latrina e ci perdiamo a bisbigliare da soli ai tubetti di maionese.
Alla fine un briciolo di umanità, un brandello di imperfezione ci è rimasta.
Ma non so se basterà a cambiare le cose.

- Postato con Blogpress da iPad

2 commenti:

  1. io parlo da sola in macchina..da psicologa considero la cosa assolutamente normale.. :)
    sa

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  2. Anche secondo me... però la gente raramente si accorge di parlare tra sé e sé.
    Spesso deride chi lo fa, non accorgendosi che è sulla stessa barca...

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