venerdì 30 dicembre 2011

The Money Drop: e siamo tutti milionari


Mia moglie si occupa di dipendenze.
E' psicoterapeuta.
L'altro giorno mi passa un libro e mi dice: leggi da pagina "x" a pagina "y".
Il testo tratta la più preoccupante forma di dipendenza degli ultimi 20 anni, o per lo meno quella che è destinata a crescere con maggiore intensità.
La dipendenza da gioco d'azzardo.
Sì, sì... lo so...
Giocare qualche volta al superenalotto o al gratta e vinci non è poi una tragedia ma... ne siete poi così sicuri?
Sul libro si parla delle possibilità di vincere il premio da un milione di euro al gratta e vinci.
Se mettessimo in fila tutti i "grattini" da Bolzano a Reggio Calabria, come una specie di autostrada della fortuna, solo uno sarebbe il biglietto vincente.
La probabilità risulta quindi essere dello 0.0000176%
Sì, avete letto bene.
Eppure l'italiano corre a comprare il tagliandino da grattare con la moneta, quasi come se si sentisse predestinato, come se sentisse di meritare altro.
In realtà meritiamo di solito quello che siamo, e forse - vista la nostra intelligenza - neppure quello.

Così rimaniamo affascinati dal bonus di benvenuto di 300 euro del Casino "On Line" di William Hill, oppure da Miccoli che dice in televisione "Bello vincere in casa!"
Un po' meno perdere, aggiungerei io.
Come capita sempre, d'altronde.
Buffon ci invita a sfidarlo a poker su decine dei più importanti siti, in televisione e sui giornali.
Le agenzie sponsorizzano squadre di calcio di serie A e martellano con la pubblicità quasi a livello delle compagnie telefoniche.
Il businness è enorme e ci stanno spennando, con il sorriso sulla bocca e il luccicchio tipico dei diamanti falsi e dei cervelli sopraffini che hanno escogitato lo stratagemma.

Qualcuno ha mai sentito dire la fatidica frase "ho perso a poker on line?"
Ovviamente nessuno.
Tutti con il saldo in pareggio o in attivo.
"No, no.... mi sta andando bene... sono ancora sopra di 200 euro..."
Vedremo tra un po' di tempo come sarei messo amico, e ricordati che il banco vince sempre.
In tutto questo marasma lo Stato cosa fa?
Incamera le briciole di tutto questo fiume di denaro.
Percentuali (al contrario di quello che si può pensare) inferiori al 10%.
Anzi, a dirla tutta le percentuali sono a scendere con l'andare degli anni a venire.
Bravo Tremonti.
Incredibile, vero?

Poi arriva su Canale 5 "The Money Drop" condotto da Gerry Scotti.
Un milione di euro (vero!) sul tavolo da gioco in banconote da 50 euro.
I concorrenti sbavano, impazziscono, esultano per avere dato una riposta esatta che neanche un bambino da 5 anni avrebbe sbagliato.
Il contatto fisico con il denaro è straniante, imbarazzante quasi demoniaco.
I loro occhi sono lì a dimostrarlo.
Ovviamente portare a casa anche solo 25.000 euro sarà un'impresa titanica ma questo a loro non importa.
Il milione di euro è lì.
Vedono il denaro e per la prima volta lo toccano, ne sentono il profumo.
Anche il telespettatore ha la stessa sensazione.
E poi, quasi narcotizzato, si attacca al PC per un'innocua partitina alla roulette.
Ho l'impressione che mia moglie guadagnerà bene negli anni a venire.

2 commenti:

  1. Non me ne parlare ti prego. Per me le tabaccherie piene di giocatori incalliti sono un tasto dolente. Li odio, li odio, li odio non sai quanto. Non si rendono conto d'essere malati e addirittura riescono anche a sfiorare la maleducazione con il loro bisogno di giocare. Spesso mi sento dire da queste persone "se non rischi non vinci". E se invece il mio euro me lo tengo in tasca e non lo spendo per un biglietto perdente chi è che ci ha guadagnato?

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  2. E' una tristezza fermarsi a prendere un caffè in autogrill alle 04:30 del mattino prima del lavoro e vedere gente che "gratta"...
    Tutti vogliono tutto nella maniera più facile, senza il minimo sacrificio. Sono pienamente d'accordo col tuo articolo e aggiungo: ANDATE A LAVORARE!

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