lunedì 26 dicembre 2011

A Santo Stefano sono un po' caustico.


A casa dei miei suoceri c'è l'abbonamento a "Famiglia Cristiana", così qualche volta lo prendo in mano e lo leggo.
Settimana scorsa nello Show di Fiorello si vede che è volata qualche battuta sull'uso del preservativo e sappiamo tutti cosa ne pensa la CEI.
La ricetta è chiara: non vuoi prendere l'AIDS? non trombare.
Punto.
Vorresti trombare senza prendere l'AIDS grazie al preservativo?
Non se ne parla neppure, lussurioso dei miei coglioni.

Lo show di Fiorello lo vede un botto di gente e il messaggio sulla prevenzione si vede che non piace a Famiglia Cristiana che - ovviamente - ribadisce la sua posizione fatta di castità e forza di volontà.
L'Africa non fa eccezione.
Non si deve scopare neanche là.

In redazione arrivano parecchie lettere al direttore (tal Don Antonio) che risponde prima pubblicandone un paio, (come dire: visto che apertura mentale? pubblichiamo anche chi non la pensa come noi...) infine mettendo il "sigillo conclusivo" alla questione con il suo intervento.
Cos'ho da dire in proposito? assolutamente nulla.
Posizione diverse, entrambe legittime.
Una posizione è semplicemente pericolosa per il futuro del mondo, dai tratti reazionaria e contro ragione.
La seconda è fondata sulla prevenzione e la medicina, sulla realtà dei fatti e non sulle favole.
A parte questo non ho niente da dire.
Entrambe le posizioni - lo ribadisco - hanno una loro dignità e sono portate avanti da schieramenti opposti che si fronteggiano.
Tutto normale non vi pare?
Tutto normale.
E allora cos'ho da rompere i coglioni anche questa volta?
Semplice.
La zampata finale dell'articolo non mi è andata giù
Ed è davvero vergognosa.

Diceva più o meno così:
"... parlate pure come volete, esprimete pure le vostre idee e le vostre paure sulla diffusione dell'AIDS. Tanto accanto ai poveri malati di questa terribile malattia ci troverete come al solito i nostri preti e le nostre suore, pronti ad accudirli amorevolmente come al solito..."

Davvero un colpo basso, meschino e di cattivo gusto.
Mi verrebbe da dire: ma bravi, prima li aiutate ad ammalarsi e poi li curate?
E che ne dite della percentuale di risorse dell' "otto per mille" che la Chiesa dedica alle opere di carità tra le quali l'assistenza ai malati? Risulta essere di poco superiore all'8,50%...
Non mi sembra una percentuale di cui vantarsi, tutt'altro.
Per non parlare dello splendido spot televisivo che, riferendosi ai sacerdoti, declama con tono altisonante: "... per uno che sbaglia ce ne sono cento che svolgono il proprio ruolo... bla bla bla..."
E via a giustificarsi per la pedofilia.
Coda di paglia ragazzi?
Casi isolati?
Non so.
Io provengo da un paese di poco più di 5000 abitanti e i preti pedofili li ho visti sul serio da bambino.
Eccome se li ho visti.
Magari loro il preservativo lo usavano pure, chi lo sa.
Sarebbe davvero una beffa per Famiglia Cristiana

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