domenica 22 gennaio 2012

Piccole eccezioni senza senso




Ormai è un bel po' che non vado al cinema con mia moglie.
Il nostro piccolo "mostro" di 19 mesi va a letto alle 20.30 e quando chiude gli occhi c'è solo voglia di buttarsi sul divano senza l'impiccio di chiamare una baby sitter e vestirsi per andare a vedere un film qualunque.
Quindi ci si butta sulla televisione, cazzo vuoi farci.

Gira che ti rigira i canali su cui sbatti la testa sono sempre quelli, così ho iniziato a cercare se c'è qualche canale e qualche programma che stupidamente ho ignorato.
Vado su History Channel.
"Affari di famiglia"
Che titolo del cazzo, penso.
Si parla di un moderno negozio di Las Vegas (gestito da una famiglia di pseudo pazzi) che compra da chiunque oggetti che possono avere un valore commerciale.
C'è gente che vuole vendere un sedile ejettabile di un jet degli anni '60, chi arriva con sciabole della guerra d'indipendenza, chi propone una macchina portatile per fare l'elettro shock degli anni '50.
Tutti vogliono vendere e spesso il negozio compra a 10 per poi scoprire che l'oggetto può essere rivenduto a 25.

I proprietari sono dei mattatori e l'hanno sempre vinta.
Arrivano personaggi che devono sposarsi e hanno bisogno di soldi, altri che devono fare un viaggio e devono incamerare qualcosa. Altri ancora che sono stufi di vedere una vecchia pompa di benzina in garage e decidono di vendere quel ferrovecchio ripieno di escrementi di topi per qualche centinaia di euro, salvo poi scoprire che restaurata può essere venduta a migliaia di dollari come prezioso oggetto di arredamento.

Insomma, a questi stronzi del negozio (simpaticissimi per la verità) va sempre di lusso.
Quando non sono sicuri della valutazione chiamano un esperto che li ragguaglia ed eventualmente li mette in guardia sul valore effettivo dell'oggetto.
Così non sbagliano mai.

Vedo decine di puntate, davvero divertenti.
Ma tutti gli oggetti sono comprati facendo grossi affari sulle spalle di persone prevalentemente bisognose.
Poi arriva la puntata di ieri.
Un tizio si presenta in negozio per vendere un vecchio gilet indiano per neonati.
Il proprietario analizza il manufatto e vede che le cuciture sono fatte di budello.
È originale.
Lo compra a 1300 dollari, senza chiedere aiuto al solito esperto.
Lo chiama solo il giorno seguente e questi gli dice che le cuciture sono di cotone e non di budello.
È un falso invecchiato ad arte.
Non vale nulla.
E io, per la prima volta da quando guardo il programma, godo.

Succede così poco nella vita di vedere i più forti che soffrono che bisogna godere anche di queste inezie, di questi particolari insignificanti.
D'altronde mi sembra che i taxisti paghino la manovra, mentre i notai non fanno una piega e continuano a navigare nelle banconote come ormai fa solo Paperon de Paperoni.
Per il momento accontentiamoci di piccole eccezioni senza senso.
A Las Vegas.
In televisione.
Seduti comodamente sul divano.



- Postato con Blogpress da iPad

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