mercoledì 21 marzo 2012

Di nuovo immerso nel "Muro"

Ogni tanto mi capita di tradire il mio negozietto di musica indie "tutto polvere" per un megastore.
Capita sopratutto quando c'è da risparmiare quei 4-5 euro (se non di più) per un'uscita che riesco a trovare anche nella grande distribuzione.
Per esempio l'ultimo album doppio dei Verdena a suo tempo l'ho pagato da Mediaworld 12,90 mentre conosco una persona che l'ha pagato 28.
Differenza direi non sottovalutabile.

Così qualche giorno fa mi ritrovo a girare per una mezz'oretta tra gli scaffali luminosi e ben tenuti della nostra catena super-mega-galattica con i Litfiba in sottofondo (e mi è andata ancora bene).
Poi a un certo punto, una folgorazione.
E che cazzo è quella roba lì?
Sembra la confezione del Monopoli tanto è grande ma la scatola è tutta nera con la scritta "Pink Floyd: The Wall"
Sul retro della confezione capisco che si tratta della famigerata confezione "Immersion 2012" di cui ho tanto sentito parlare.
Guardo il prezzo: 99,90 Euro
Che botta, però pensavo di più.
Poi guardo il contenuto e ci trovo 6 CD e un DVD più alcuni gadget dall'aria esoterica che scavano la mia attenzione: biglie con disegnati i muri, sacchetti di velluto nero, book fantastici, riproduzioni di biglietti dei concerti e pass per il backstage, cartoline, riproduzioni dei fantocci, sciarpe con i simboli floydiani... un mucchio di roba insomma.
Guardo meglio.
Sconto del 20%
Ok, siamo già scesi a 80 euro
Mi ricordo di aver diritto a due buoni da 10 euro ma serve almeno un altro acquisto.
Vedo l'ultimo di Mark Lanegan a 14 euro e lo prendo.
Ora ho i due buoni da 10 euro da spendere.
Lo pago 60 euro ed esco da quel posto con il sorriso sulle labbra.

Ok.
Ho dato 60 euro a dei multimilionari per un CD che nella versione originale ho già comprato 20 anni fa.
Che ci volete fare, sono un pirla.
Ho impiegato però più di un'ora solo a guardare l'intero contenuto di quel box.
I CD sono rimasterizzati con i coglioni e suonano da dio, con la cassa e i tom di Mason che sembrano uscire dalle casse dello stereo.
Alla fine sono contento, cazzo volete?

The Wall e i Floyd sono così.
Il più alto esempio di musica pop, se volete.
Li ascolta anche mia mamma, piacciono anche a lei.
Ma se qualcuno ha voglia di soffermarsi sulla grandiosità e complessità dell'opera "The Wall", sui testi sarcastici e devastanti di Waters, sulla critica feroce (in tempi non sospetti) verso lo sviluppo della società moderna, sui molti passaggi musicali ancor'oggi inarrivabili... beh... ci si accorge di essere di fronte a una delle forme più complesse e stimolanti di opera d'arte degli ultimi 50 anni.
Bisogna sbattersi certo.
Studiare la materia, aver voglia di imbattersi nelle allegorie e nei significati reconditi di questo formidabile mix di musica e parole.
Cercare di capire come è nato, perchè è nato.
Che cosa vuole comunicare.
Dopodichè "Il Muro" cadrà per tutti.
Magari addosso a chi conosce solo il ritornello di "Another brick in the wall"

3 commenti:

  1. Qualche consiglio sul "da dove partire"? Devo essere sincera, non mi ci sono mai soffermata, più per pigrizia che per altro.

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  2. Il primo passo potrebbe essere quello di guardare l'omonimo film di Alan Parker. Originariamente Waters aveva concepito The Wall come un'opera "a tre lati": album, film e spettacolo live. Quindi il film è parte integrante del discorso e fornisce interpretazioni che svelano la trama e molto altro. Inoltre è proprio bello di suo... In seconda battuta potresti trovare su internet la traduzione dei testi e dargli una lettura attenta. Per ultimo potresti indirizzarti sul miglior libro mai scritto sui Pink Floyd ("La storia dietro ogni canzone dei Pink Floyd" di Cliff Jones, 1997 Ed. Tarab). Buon viaggio, ne vale davvero la pena...

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  3. il film "The wall" l'ho visto nell'estate dei miei 14 anni, nel 1990: folgorata!! Bellissimo e intenso. Con entusiasmo adolescenziale ne ho subito imparato testi e traduzioni, e da lì è nata la passione...

    ALE

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