mercoledì 4 aprile 2012

Ho sempre sospettato di essere un coglione. Ora ne ho le prove.




Qualche giorno fa mi hanno detto che un tizio che conoscevo è morto.
Non so cosa mi sia capitato ma subito dopo aver appreso la notizia ho applaudito.
Il personaggio in questione era davvero uno stronzo.
Mi aveva usato per i suoi scopi e poi aveva tentato (parzialmente riuscendoci) di mettermela nel culo.
Mi ero sbattuto per lui, avevo cercato un rapporto serio e professionale e gli avevo anche fatto avere dei vantaggi che certo non meritava.
Alla fine aveva tentato palesemente di farmi le scarpe, e questo solo ed esclusivamente per questioni di rancore con persone appartenenti alla mia famiglia.
Voleva farmela pagare per colpe non mie, nonostante io non c'entrassi nulla e avessi fatto di tutto per aiutarlo nel suo lavoro cercando un rapporto tra me e lui, tra uomini.
Tutto inutile, alla fine la bastardata l'aveva fatta comunque, da vera testa di cazzo dall'inconfondibile DNA.

Quell'applauso però mi ha lasciato stupito di me stesso.
Le stesse persone che erano con me sono rimaste di stucco, attonite.
Io ho cercato di giustificarmi, dicendo subito che scherzavo.
Ma non era così.
Non scherzavo affatto.

Sono giorni che sono divorato dai sensi di colpa.
All'inizio pensavo che - dopotutto - non dovevo vergognarmi di un sentimento umano come l'odio e che forse era meglio la cattiveria dell'ipocrisia.
Dopotutto uno stronzo vivo si tramuta inevitabilmente in uno stronzo morto.
Poi però mi sono tolto la coperta di Linus del mio ego e sono giunto alla conclusione che lo stronzo in realtà sono io, ed ho ottimi motivi per pensarlo.

Che cazzo di persona è quella che applaude alla morte di un altro essere umano? Che cazzo di persona è quella che non riesce a digerire un contrasto e un tradimento neppure di fronte ad una bara, dove ci sono moglie e figli che piangono una persona che amavano?
Non so che cazzo dire, se non che ho avuto la dignità di mettere in piazza con un gesto orrendo un sentimento di cui molti avrebbero semplicemente paura.
E che, in ogni caso, rappresenta tutto il peggio di me.
L'unica magra consolazione è che c'è sempre spazio (e tempo) per diventare una persona migliore.
E il primo passo è rendersi conto di essere stato un maledetto coglione.

- Postato con Blogpress da iPad

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