venerdì 13 aprile 2012

Diaz. Non lavate questo sangue





Amnesty International l'ha definita come la più grave sospensione dei diritti democratici in un Paese occidentale dopo la seconda guerra mondiale.
Dopo Piazza Fontana, l'Italicus, Ustica, Piazza Loggia è uno dei fatti più aberranti che siano accaduti in questo Paese.
A tracciare finalmente una linea guida è un film splendido e spiazzante, in questi giorni nelle sale.

Dovrebbero far entrare tutti gratis, dico io.
Farlo vedere senza biglietto a tutti, soprattutto ai ragazzi ma anche ai nostri nonni.
Per vedere come ci siamo conciati, dove siamo potuti arrivare senza accorgercene.
Come nessuno è stato punito.
Come in Italia raramente le responsabilità delle forze dell'ordine hanno trovato Giustizia.

La cosa che toglie il fiato è che tutto il film si basa sulle ricostruzioni della magistratura e sugli atti processuali, tant'è che si può tranquillamente definire una ricostruzione fedele dei fatti accaduti.
Stare lì seduti, in poltrona e vedere come la polizia abbia sviato, tramato, costruito false prove per giustificare una macelleria messicana d'altri tempi è a dir poco sconvolgente.

Le pozzanghere di sangue nella Diaz? Dovute a ferite pregresse dei Black Block che vi si rifugiavano. Motivi per irrompere nella scuola? La presenza di armi e bombe molotov. Abbiamo picchiato? Solo reazioni a tentativi di resistenza da parte degli anarco-insurrezionalisti presenti nella scuola.

I magistrati hanno invece accertato che il sangue fu sparso proprio dalla celere e che non c'erano Black Block nell'edificio. Che le armi ritrovate non erano altro che martelli e picconi rinvenuti nel cantiere a fianco per la ristrutturazione della Diaz. E che le famose bombe carta erano state portate lì direttamente dalla polizia per creare false prove. E questo su confessione di uno stesso agente.

Alla fine della proiezione una ragazza vicino a me piangeva a dirotto, consolata dal suo fidanzato. Una persona di fronte si è alzata e ha fatto il gesto della P38 che per un attimo si è stagliato in controluce, rimbalzando con aria sinistra sui titoli di coda.
È questo quello che vogliono che la gente faccia.
Piangere e sparare.
Piangere e sparare.
- Postato con Blogpress da iPad

2 commenti:

  1. hai dimenticato una cosa...piangere, sparare e combattere. Bisogna combattere contro la merda. Bisogna combatterla ogni giorno, e non dimenticarla, e combattere ancora se necessario...a Genova hanno cancellato il graffito "No justice No peace" con la faccia di Carlo Giuliani...Vergogna

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