martedì 15 maggio 2012

La gente piange e piangerà. Gran bel coro...

Ho sempre avuto un rapporto un po' strano con il dolore fisico.
Infatti non lo temo affatto e cerco di conviverci e sopportarlo.
Evito di prendere analgesici, antinfiammatori, anestesie e antidolorifici (ovviamento quando possibile).

Ogni tanto mi chiedo il perchè di questa cosa e oggi me lo sono chiesto per l'ennesima volta.
Stamattina ho fatto una biopsia al fegato e alla fine del prelievo tramite ago conficcato bellamente nel fianco destro non ho voluto l'antidolorifico endovenoso che mi hanno proposto.
"No, grazie adesso mi passa... aspetto ancora cinque minuti".
Poi i minuti sono diventati dieci e poi venti.
Sono arrivato alla mezz'ora e mi son detto: "Adesso mi passa per forza, porca troia... e che cazzo..."
Alla fine il male alla spalla (sì alla spalla, cazzo c'entrerà dio-solo-lo-sa) e al fianco se ne sono andati dopo più di un'ora.
Solo quando sono stato meglio mi sono chiesto: "E perchè non mi sono sparato questa puntura benedetta? Ci voleva tanto?"

Non lo so perchè ho deciso così, ma mi andava di farlo.
Quando sei ore dopo l'intervento sono tornato a casa mi sono ricordato di un fatto.

Quando avevo nove anni sono stato morsicato da un cane (il mio per la precisione).
Gli avevo talmente rotto le palle che alla fine si era vendicato azzannandomi la mano destra quasi per autodifesa.

Al pronto soccorso incontrai un vero e proprio macellaio, tipo Freddy Krueger.
Il medico decise su due piedi che, per evitare una potenziale infezione alle dita, doveva staccarmi necessariamente l'unghia del pollice.
All'inizio mi disse che tentava di farlo senza anestesia e inziò senza aggiungere altro.
Dopo un po' disse che ce l'aveva quasi fatta.
Poi disse di aspettare ancora un pochino e di tenere duro che ormai era finita.
Alla fine me la strappò senza farmi un cazzo di anestesia e vi assicuro che non fu un bel momento.
Ricordo come fosse ieri il sangue schizzare sul muro accanto al lettino e io che tentavo di spaccare con i denti il bastoncino di legno che mi avevano ficcato tra i denti, con mamma e papà che mi tenevano fermi mani e piedi.
Penso che non proverò mai così tanto male in tutta la mia vita come quella volta.
Forse è stato lì che ho deciso che - tuttosommato - provare un po' di dolore nella vita non è poi così scandaloso.
Basta non esagerare e alzare la soglia del dolore senza paura.
Senza fare gli eroi però, ecchecazzo.
Che sono tutto tranne che un eroe...

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