mercoledì 9 maggio 2012

La pubblicità vuole l'uomo (idiota) comune.




Penso che gli autori pubblicitari non abbiamo veramente ritegno.
Hanno capito che i reality funzionano e che per vendere i loro prodotti molto spesso non servono i grandi testimonial ma semplicemente persone qualunque, ovviamente credibili.
E allora vai con le prese per il culo.

Primo esempio:
Pubblicità della Gillette.
Le telecamere entrano in una specie di palestra (o non so cosa sia) e beccano due tizi bellocci che si fanno la barba.
"Avete provato il nuovo Gillette Sticazzi?"
"No..."
E via con la finta sfilza di complimenti
"Come scorre... Com'è piacevole..."
Addirittura per caricare di veridicità la scena viene impressa una scritta:
"LE PERSONE INTERVISTATE NON SONO DEGLI ATTORI"
Perché non hanno scritto "LE PERSONE INTERVISTATE NON SONO STATE RETRIBUITE"? Il motivo mi sembra logico...

Esempio numero due.
Bevanda gassata rossa senza zucchero, (famosa).
Tutti al cinema, ma prima del film compare sul megaschermo il ragazzo delle bibite che ha venduto i beveroni a tutto il pubblico presente in sala.
Con la sua bella faccia dice: "Guardate il vostro bicchiere... Non è la solita Coca-Cola, dentro il bicchiere ce n'è un altro... È Coca-Cola Zero! Niente zucchero ed è buona uguale!" E tutto il cinema che - sconvolto dalla prodigiosa notizia - ammicca e rumoreggia alla fantastica scoperta e all'incredibile notizia.
Ovviamente manco uno che si sia comprato una Pepsi.
E neppure uno che abbia urlato un bel "Fa davvero cagare la Coca-Cola Zero!!"
Da grande voglio fare il pubblicitario.
Mi vedo già in grado di architettare fantastiche minchiate...


- Postato con Blogpress da iPad

2 commenti:

  1. Hai dimenticato di citare la pubblicità del Sensodyne e le signore dei vari detersivi per la casa. Come hai potuto farlo? XP

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  2. Ne è piena l'aria di pubblicità di questo tipo... Il primo che citi effettivamente è davvero notevole come esempio...

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