martedì 27 luglio 2010

Ibernare gli ingranaggi


Non sopporto il caldo.
Non ci si può difendere (tranne che con l'aria condizionata nei confronti della quale si diventa schiavi).
Con il freddo è tutt'altra cosa, ti copri fino all'inverosimile e poi ti butti sotto le coperte.
Dopo dieci minuti stai da dio.
Durante l'estate la grandine è una realtà, come il fastidioso rumore dei tuoni e il rischio di trombe d'aria.
Mi piace buttarmi sotto la pioggia e sentire il cambio repentino e improvviso della temperatura.
Respirare a 15 gradi la mattina presto, oppure la sera tardi, in montagna.
Ho l'impressione che mi apra il cervello, il freddo congela gli ingranaggi.
Qualsiasi essi siano.
Rende più lucidi, determinati.

Questo fine settimana ricomincio a scrivere, lo giuro.
Gli impegni famigliari me lo hanno impedito.
Ho scoperto che con l'Ipad la cosa può essere più facile del previsto.
Può essere un'idea per le vacanze estive di agosto.
Sfruttare ogni momento libero.
Rinfrescare gli ingranaggi e, al momento giusto, sfruttare l'effetto sorpresa.
Per poi stare a guardare, gradualmente il ritorno dell'autunno.
E del mio benedetto freddo.

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