mercoledì 12 gennaio 2011

Pino Scotto e il gesto delle corna con il pollice esterno.








Pino Scotto è un simpatico signore over sessanta che conduce un programma di video musicali su Rock Tv. È un musicista tutt'ora in attività, pieno di energia e luoghi comuni sul rock 'n roll, con i capelli tinti e il giubbino di pelle perennemente addosso.

Fondamentalmente è molto divertente da seguire, è davvero grezzo e talvolta volgare nei modi e nell'atteggiamento ma in fondo dice cose condivisibili in larga parte.
Qualche giorno fa aveva come ospite Francesco de Le Vibrazioni.
Arriva una mail che viene letta in studio che critica fortemente i Talent Show come Amici e X Factor.
Ovviamente Pino non perde occasione per scagliarsi immediatamente contro quel tipo di trasmissione.
"Vergogna! Fanno davvero schifo! Questa è televisione di mmmerda!"
Cresce l'imbarazzo.
"No... Beh... Noi a X Factor ci siamo stati proprio l'altro giorno... Ma era solo per promuovere il nostro singolo... Noi dobbiamo farlo... Del resto del programma non ce ne frega un cazzo..."
Il buon Pino ha un attimo di scoramento e deglutisce cambiando tono.
"Ma... Ma... Ma certo... Dovete promuovere la vostra musica... Dovete in qualche modo esibirvi..."
Francesco: "Beh... Abbiamo conosciuto anche i ragazzi nel pomeriggio, abbiamo degli amici all'interno del programma... I ragazzi credono in quello che fanno... Loro ci credono..."

Pino Scotto non sa più che pesci pigliare.
"Adesso esplode e lo manda affanculo...", penso.
E invece no.
Francesco è un amico, uno della tribù.
Qualsiasi cosa faccia va bene, poco importa se non corrisponde ai dettami del "Pino-Pensiero".
Due pesi e due misure.

Se ci fosse stato Malgioglio gli sarebbe saltato alla carotide, ma Francesco è un suo amico.
Un ospite, un musicista che stima.
Guai a dire che non la pensa come lui, guai a manifestare diversità di pensiero.
Meglio uniformarsi, fare finta che le differenze non esistano.
Ipocrisia allo stato puro, a 24 carati.

A dimostrare, forse definitivamente, che il rock 'n roll style (se mai sia esistito uno stereotipo riferito a questa definizione) non risiede certo nei giubbotti di pelle, nei tatuaggi, nelle creste o nei capelli lunghi corvini.
E neppure in quel gesto idiota delle corna con il pollice esterno.
Che piace tanto a quell'ipocrita cacasotto di Pino Scotto.

- Postato con Blogpress da iPad

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