sabato 5 febbraio 2011

Una testa di maiale








Sembra una cosa orribile, ma in realtà vi assicuro che i salami caserecci di cui ci cibiamo non possono prescindere da lui.
Già, dal maiale.
La testa di maiale viene mozzata e poi spolpata.
Insomma, è parte integrante dei nostri preziosi insaccati.

La testa di maiale è anche un avvertimento di stampo malavitoso.
Viene lasciata appesa alla porta del malcapitato, a volte con un coltello ficcato in gola.
Decisamente non dev'essere un bella sorpresa.
Mi ricordo che in passato fu usata anche dai tifosi del Torino Calcio per spingere il Presidente a fare non ricordo cosa.

Nel mio libro c'è una testa di maiale.
È la protagonista assoluta di un capitolo, a mio avviso davvero stimolante e divertente.
Non è usata né per fare salami né per incutere timore.
È usata per creare un'ambientazione per il set di una fotografia.
Ovviamente è usata in maniera dinamica e non statica.
Serve a creare tensione, a disorientare.

Qualche giorno fa un amico mi fa vedere delle foto.
"Mi hanno invitato a fare i salami... Ho fatto un po' di fotografie..."
Rimango di stucco.
Esattamente quello che mi immaginavo.
Una testa di maiale mozzata.
Guarda l'obiettivo come se fosse ancora viva, come se potesse respirare.
Mi fa pensare nonostante tutto a una cosa da ammirare, da guardare con attenzione per coglierne i dettagli espressivi.

È un animale fiero, il maiale.
Forte e determinato.
Visto così, mutilato nella sua essenza, non perde un grammo del suo fascino.
"Posso fare il download di questa foto?", chiedo.
"Mi serve per far rendere un concetto sul mio blog"
Probabilmente non sono riuscito a spiegarmi ma la foto, in ogni caso, è davvero suggestiva.
Datele un'occhiata con un pò di attenzione, scacciando possibilmente i pregiudizi.
Alla fine converrete con me che una testa di maiale mozzata non è altro che un pezzo di commozione ancorata al nostro cuore di suino.


- Postato con Blogpress da iPad

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