venerdì 18 giugno 2010

L'ambizione di chi resiste all'uragano Katrina

Sono tre settimane che non scrivo nulla.
Il ciclone chiamato "nascita del primo figlio" si è abbattuto su di me con la forza dell'uragano Katrina.
Ma non sono stato con le mani in mano, così vi metto al corrente delle novità (per il momento nella mia testa) con tante possibilità di avverarsi.

1) Citando una vecchia canzone degli Afterhours direi che è finito il momento "Ho tutto in testa ma non riesco a dirlo". L'ultimo capitolo ha le ore contate, nel senso che so perfettamente come svilupparlo. Ho trovato una buona idea (che si ricollega splendidamente con una "pistola fumante" che avevo sotterrato nei primissimi capitoli e che ora è destinata a essere "dissotterrata").
Trovo che sia interessante perchè riesce a coniugare una certa ironia (che aveva caratterizzato un po' il mio primo libro e che in "Io mi carico di rabbia" è rimasta fino a ora un po' sullo sfondo) con visioni oniriche decisamente incisive e inquitanti.
Sono impaziente di buttare giù tutto, so che sarà divertente.
In questo periodo trovo molto stimolante avere tutto in testa prima di scrivere.
Mi dà soddisfazione.

2) Ho intenzione di sviluppare un progetto parallelo da integrare a quello letterario. Impostare cioè dei "reading" musicali sui quali costruire dei "recitati" tratti dalle parti più significative del libro. Il lavoro in questa prima fase comporterebbe la scelta di 4-5 frammenti di libro sui quali costruire vere e proprie canzoni suonate a pieno organico (chitarre, basso e batteria).
Si parte a luglio a "fari spenti", cercando di capire se l'idea e l'ispirazione sono quelle giusta.
In caso di risultati soddisfacienti il passo successivo potrebbe essere la registrazione dei reading e (me lo auguro) la successiva pubblicazione degli stessi in allegato al libro (in formato CD).
Forse sono troppo ambizioso, ma che ci volete fare...
Per ora è tutto, palla al centro e pedalare.

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