lunedì 14 giugno 2010

Vuvuzelas & digital camera


Questi mondiali di calcio non li si può proprio guardare.
Le partite sono accompagnate perennemente da barriti di elefanti imbizzarriti provocate dalle famigerate vuvuzelas di cui sembrano essere muniti tutti (e quando dico tutti intendo proprio TUTTI) gli spettatori.
Azione da gol? vuvuzelas
Rinvio da fondo campo? vuvuzelas
Retropassaggio? vuvuzelas
Rovesciata spettacolare in area di rigore? vuvuzelas
Gli applausi non esistono, così come gli incitamenti o i cori.
Niente di niente.
Solo un insopportabile, martellante, insignificante, fastidioso frastuono di queste cazzo di trombette di plastica.
Che crepino.

Concerti live.
Tutti quanti con le mani alzate pronti a immortalare chissà che cosa con le macchine fotografiche.
Centinaia di schermi lcd illuminati, flash a ripetizione.
Si riabbassano le mani giusto il tempo per controllare la foto del cazzo che si è riusciti a scattare e poi su un'altra volta a riscattarne un'altra.
E poi un'altra ancora.
Una volta ho chiesto a un tizio davanti a me.
"Amico, perchè non ti godi il concerto?"
Sembrava non capire
"Come?"
"Intendo dire: se continui a scattare a ripetizione non guardi il concerto... guardi solo il piccolo display della tua macchina. Tutto qua"
Non mi rispose nulla, ma smise di scattare (erano 30 minuti che non faceva altro) e forse alla fine in cuor suo mi diede anche ragione.

Non capisco.
Sembra che la gente non stia bene se non è al centro di un evento.
Essere spettatori di qualcosa è già essere protagonisti, viverlo intensamente.
Suonare una trombetta del cazzo a ripetizione (così come scattare fotografie a raffica con le mani in alto) annulla la comprensione del motivo del perchè si sta assistendo a quella performance.
Si torna a casa e probabilmente non si capisce a che cosa si è assistito.
Mania di protagonismo per frustrati che vogliono urlare agli altri "Eccomi! sono qui! sono presente! ne ho le prove!"
Deprecabile, poco intelligente e autolesionista.
E si danneggia pure gli altri, visto che in Sud Africa si vendono all'entrata i tappi per le orecchie mentre durante i concerti si impedisce agli altri di vedersi lo spettacolo in santa pace.

Vogliamo tutti essere protagonisti, rubando il piacere dell'evento a noi stessi e agli altri.
Effetto "Reality show", forse la peggiore conseguenza di tutta questa voglia di emergere, affermarsi, pavoneggiarsi, sentirsi importanti.
Non so più cosa dire, se non che mi sento sempre più stanco di queste situazioni in costante peggioramento.
Basterebbe solo fare qualche ragionamento in più.
Non dico tanto.

2 commenti:

  1. Mi hai fatto ricordare che durnate il concerto degli Arctic Monkeys, che io adoro, due tizi davanti a me non hanno fatto altro che parlare dei cavoli loro. Per due ore.
    Alla fine perchè non recarsi in un bar?

    Sto evitando di vedere i mondiali.
    I governi usano questi eventi per distrarre l'attenzione e approvare leggi porcata.

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  2. mi hai incuriosito...
    fammi un esempio di una porcata di legge approvata grazie al velo di un mondiale di calcio...

    RispondiElimina

 
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