lunedì 28 giugno 2010

Ustica, segreto di stato e sovranità limitata (parte I)

30 anni di Ustica.
Un bel record, non c'è che dire.
Ieri sera uno speciale su La7 si è dimostrato come una delle trasmissioni migliori dell'anno.
Si chiamava "Speciale Onda", ospiti interessanti a partire dall'ex ministro De Michelis.
All'inizio si dichiarava addirittura stupito dell'invito: "Non so neppure perchè mi avete chiamato... io ero alle attività produttive in quel governo..."
In realtà dopo due ore di trasmissione qualcosa dice e - forse - dicono più i suoi atteggimenti e le sue mezze parole.
Potrei sintetizzarle così: "E' chiaro che io qualcosa so ma non dico nulla perchè non sono cazzi miei e c'è il segreto di stato. In quegli anni l'Italia era un campo di battaglia e noi stavamo da una parte. Naturale che si stesse zitti per il bene del paese e del suo futuro economico politico. In futuro parleranno gli storici, non certo i militari e i politici".

Incredibile, mi viene da dire.
Ma il meglio deve ancora venire.

Intervista a Kossiga, all'epoca Presidente del Consiglio (24/05/2010)
"Mi dissero che erano stati i francesi. Un'aereo militare decollò da una portaerei nel Tirreno con il compito di abbattere il velivolo sul quale viaggiava Gheddafi. Si nascondeva dietro il DC-9 per non farsi intercettare dai radar. Poi il SISMI informò la Libia dell'attentato e il colonnello virò verso Malta (l'aereo di scorta, un mig battagliò invece con l'aereo francese e finì abbattuto sulla Sila).
Per errore i francesi colpirono l'aereo italiano con un missile a risonanza cioè non a impatto."
Ma il meglio deve ancora venire:
"Io non testimonierò mai, quindi dico ai giudici di non chiamarmi. Inoltre se gli inquirenti chiederanno informazioni e documenti alla Francia dico subito che su queste richieste ci pisceranno sopra. E se c'è qualche giornalista italiano che vuole andare in Francia a indagare, beh... gli incidenti automobilistici possono sempre capitare".

Mi stavo mettendo a piangere, giuro
Siamo proprio un paese di Merda
Uno stato a sovranità limitata.
NATO da una parte e Vaticano dall'altra.
Destinati a vivere di riflesso.
E a esplodere a risonanza, senza neppure uno straccio di impatto con l'orgoglio che tutti i paesi (almeno un po') dovrebbero avere.
Rimane solo l'immagine di un povero vecchio che accarezza le foto dei suoi figli, della moglie e della nuora.
Tutti morti per il segreto di stato.
Alzarsi in piedi e cantare con la mano sul "quore" al mio via:
"Fratelli d'Italia, l'Italia s'è desta..."

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