domenica 30 maggio 2010

Doping: guardarsi intorno


Non so come uscirne.
Di nuovo, un'altra volta.
Sto scrivendo un capitolo ma sono giorni che mi interrogo sulla direzione da fargli intraprendere.
Scrivo questo post per esorcizzare la stasi.
Ho in mente la situazione.
Ho in mente l'atmosfera.
Ho trovato un paio di sbocchi "laterali" che mi soddisfano in pieno.
Ho persino in testa tutto il successivo capitolo.
Ma non riesco a trovare il bandolo della matassa di questo maledetto "Nizza val bene una messa" (così s'intitola il capitolo).

So bene, però, che è determinante.
Qui si giocano le carte per fare un altro passo importante verso la chiusura del libro.
Mi sembra quasi che tutto il resto possa in qualche modo venire "in discesa"
Un po' come il Giro d'Italia.
Sto facendo il Mortirolo e so che quando sarò in cima ci sarà solo discesa.
Certo, si può cadere anche in discesa... ma basta non scendere come un kamikaze e il gioco è fatto...

Il problema è che non ho più birra in corpo, le idee latitano proprio adesso.
In cima alla montagna ci devo arrivare
Ho bisogno di doping, ma di quello pesante.
Necessario, salutare.
Ok, mi guardo in giro e penso agli altri.
Di solito in questo modo ne esco.

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