domenica 21 febbraio 2010

Affermazioni disgustose di cui mi devo vergognare


"E' necesario garantire l'espressione di chi dissente".

Mi è capitato di sentir pronunciare questa frase in diverse occasioni, soprattutto nelle bocche di qualche politico ma anche scritto in qualche editoriale o pronunciato in tv.
Mi è sempre suonato un po' come "lasciamoli parlare, lasciamoli sfogare: che dicano quello che vogliono, tanto alla fine rientrano tutti a casa".
Penso che il sistema in cui viviamo - concedendo agli oppositori uno spazio espressivo - non faccia altro che autoconsolidarsi. La sua reale ragion d'essere è propagare se stesso e uno degli strumenti più astuti è quello di permettere a chi dissente uno spazio entro il quale muoversi.

Ovviamente questo spazio è a sua volta delimitato dal potere costituito ed è funzionale allo stesso potere contro il quale - apparentemente - crede di battersi.
Contenere.
Ecco il fine ultimo e la reale portata di alcune concessioni "regalate" dal potere ai presunti oppositori.
Quegli stessi oppositori che non si accorgono di stare "all'interno del sistema" che loro stessi criticano.
Quegli stessi oppositori che giocano un ruolo fondamentale nel perpetuamento delle condizioni di sottosviluppo cultuale e politico nel quale ci troviamo.

"Che tempo che fa" funzionale ad "Amici"
"Vasco Rossi" funzionale a "Eros Ramazzotti"
Tutti quanti a condannare il duomo di Milano scagliato in faccia a Berlusconi in quanto gesto "fuori dalle istituzioni".
Per la serie: "Stiamo tutti calmi: qui ci sono soldi e figa per tutti. Magari un po' più per noi, ma anche voi avrete la vostra parte, basta che non rompiate i coglioni".

1 commento:

  1. io ci sto alla grande...
    ma dove sono soldi e figa????!!!!

    RispondiElimina

 
Free Hit Counter