mercoledì 24 febbraio 2010

Non so perchè ma me lo sento...


Credo nelle coincidenze, nei segnali.
Il cosiddetto "sensismo", così vicino all'epicureismo non mi è per niente distante.
Avete mai incontrato una persona per la strada e per un attimo aver pensato in qualche modo di conoscerla? Poi ci pensate un attimo e sentenziate "No... non era lui/lei, mi sono sbagliato".
Ma poi vi rimane il dubbio.
La conoscete o non la conoscete?
A mio avviso la prima impressione è quella giusta.
Sempre.

Attenzione, non sto parlando di quelle persone che dicono "se una persona è simpatica, beh... lo si capisce guardandola in faccia o scambiandoci solo due parole".
No, non sto dicendo questo...
Si tratta di un concetto un po' diverso, legato al fatto che probabilmente il nostro cervello lavora a un livello subliminare che permette a una serie di sensazioni di fluire verso l'esterno in maniera incontrollata, come se fosse lui a controllarci.
Sensazioni improvvise, cariche di realtà.

Che la sensazione sia effettivamente il criterio di verità?
Ma per che cazzo mi sono andato a infilare in 'sto ginepraio filosofico?
Non ne ho idea, ma nel tornare a casa in macchina ascoltavo i Massimo Volume che dicevano:
"Peccate con gioia... il pianto è peccato! il pianto che segue il peccato è peccato!"
Mi viene da ridere... andatelo a dire a Ratzinger!
Minimo vi tira in testa l'anello pescatorum (e magari questa volta c'ha anche ragione...)
(nella foto: Epicuro)

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