domenica 28 febbraio 2010

Bianconiglio dei Mieicoglioni


Sono due giorni che non esco di casa.
Mi trovo bene tra le quattro mura... leggo, guardo la tv, scrivo, navigo, mangio quando voglio...
Insomma, una vera pacchia questa vecchia autonomia (dicesi anche fancazzismo da single) dovuta all'assenza temporanea di mia moglie.
Tra qualche mese (esattamente 3) la famiglia si allargherà e quindi sarà molto difficile rimanere a casa da solo.
Diciamo pure impossibile.
La cosa non mi dispiace affatto ma non so come assorbirò il colpo, questo è certo.
Amo una certa autonomia, estranearmi dalle faccende quotidiane.
Buttare la testa in un'altra dimensione, tutta mia.

Scrivere questo libro è per me estremamente facile.
Basta che mi concentri un attimo e via: apro una porta mentale (no ragazzi, qui i Doors non c'entrano...) e mi ritrovo a strizzare i neuroni della mia materia cerebrale in men che non si dica.
L'unica cosa è trovare il momento di aprirla questa benedetta porta.
L'unico mio sforzo è trovare la voglia (e il tempo) di varcarla.
Bastano cinque minuti, non di più.
E poi mi ritrovo come "Alice in Wonderland": pronto a sgozzare senza pietà quel Bianconiglio dei miei coglioni per poi appenderne le budella allo stendibiancheria di mia moglie

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