lunedì 5 aprile 2010

Non si tema il proprio tempo. E' un problema di spazio

Non ci sono dubbi.
Sono assolutamente certo della superiorità del Consorzio Suonatori Indipendenti (C.S.I.) dal punto di vista estetico, lirico e musicale.

Per chi non lo sapesse i C.S.I. sono un gruppo ormai sciolto degli anni '90, autori di un rock d'autore viscerale, magmatico, poetico, e chissà cos'altro.
Ho fatto un intero viaggio in macchina con i loro primi due dischi ("Ko de mondo" e "Linea gotica") ed era molto che non ascoltavo la loro musica.
La voce di Ferretti è catartica, rigenerante e magnetica.
La Musica è completa, dinamica, densa come nessun'altra.
Ho goduto parecchio nell'ascolto, anzi direi che mi ha fatto sopravvivere al "ritorno in colonna dovuto al rientro dal ponte pasquale".

Per la cronaca non ho fatto nessun cazzo di "ponte pasquale", faccio quella strada quasi tutte le settimane per andare a trovare genitori o suoceri a seconda delle circostanze.

Eppure la coda, per par condicio, me la sono beccata anch'io.
Bene, senza i C.S.I. non ce l'avrei fatta, ve lo giuro.

Ho ricordato quasi tutti i testi a memoria, nonostante non li ascoltassi da tempo.
Poi mi sono soffermato su alcuni passaggi e sono rimasto di stucco, quasi come se non avessi mai sentito quelle parole.
Eppure le conosco da sempre, si vede che fingevo di non ricordarle.
"E' l'instabilità che ci fa saldi ormai negli sradicamenti quotidiani"
Oppure:
"Non si tema il proprio tempo, è un problema di spazio"

Non so che dire.
Probabilmente raramente così poche parole riescono a racchiudere verità così profonde.
Ascoltate "durante il rientro dal ponte pasquale" hanno addirittura un altro significato.
Quello di farmi capire - forse - che c'è ancora molto da capire a questo mondo.

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