mercoledì 31 marzo 2010

Nascere pompieri, morire incendiari


Di solito riferendosi alle vicende personali di qualcuno spesso si dice: "Sì, certo... quello lì è nato incendiario ma mi sa tanto che morirà pompiere".
Effettivamente si tratta di una massima che mi ha sempre divertito.
Tratteggia in maniera esemplare un certo tipo di atteggiamento che ho riscontrato, riscontro e riscontrerò in un nutrito numero di persone.

Oddio, non c'è niente di male nel cambiare opinioni e stili di vita (soprattutto quando questi stili di vita magari compromettono salute o stabilità) ma ho sempre pensato che a questo mondo abbiamo sicuramente più bisogno di piromani che di pompieri, visto che di questi ultimi ce ne sono a bizzeffe.
In ambito politico, culturale.
Perchè no, anche in campo artistico.

Trovo che sia un dovere personale cercare di non adeguarsi a quello che il naturale andamento della vita ti impone di seguire.
Gli anni passano, si preferisce una certa sicurezza economica.
Si rompe meno i coglioni al prossimo.
Ci si adegua.
Ecco, adeguarsi.
Una delle peggiori parole che la lingua italiana abbia mai partorito.
Mi puzza clamorosamente di "ho calato le braghe, me ne sono accorto, ma voglio mantenere la mia presunta dignità che io stesso ho difficoltà a riconoscermi".
Ho maggiore rispetto per chi non cerca scuse, chi alza la mano e dice palesemente: "Sì, lo so: mi sono conformato, sto sbagliando, ma ho le mie convenienze".
Perfetto: così si nasce piromani e si muore pompieri con dignità.
Anche se il mio sogno è trovare qualcuno che "Nasce pompiere e muore incendiario".
Per questo il personaggio del mio libro segue questa strada.

1 commento:

  1. caro paolone, il fatto è che spessissimo non è che uno cambia da incendiario a pompiere o viceversa, ma getta semplicemente la maschera. sono molte le persone che cercano in tutti i modi di apparire quello che non sono per anni fino a ch si rendono conto che non serve a un cazzo, perchè non si può recitare 24 ore su 24, la vera indole traspare, per quanto si possa essere bravi "a calcare il palcoscenico"... con il risultato di passare per fessi. e a ragion veduta. (OLD SQUARE)

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