sabato 19 dicembre 2009

Allo sbaraglio in una notte

Entrare in una galleria allagata con la macchina lanciata a 100 km/h
Poi l'acqua si fa sempre più alta e la velocità diminuisce.
Ma la macchina continua ad avanzare, sempre più lentamente, ma continua ad avanzare.
Bisogna vedere che cosa c'è al di fuori della galleria, anche se l'acqua ormai arriva alle ginocchia e il freddo è pungente.

Parte da qui uno dei capitoli (o forse è la parte conclusiva?) che più mi è piaciuto scrivere tra quelli finora buttati giù.
Ho l'impressione che in parte questa cosa mi sia già successa, ma in fondo non ne sono sicuro, anzi... tutt'altro.
Forse mi piace soltanto l'idea di fare una cazzata sapendo di farla, sapendo che nel momento stesso in cui si compirà ci sarà qualcosa da rammaricarsi.
A volte però la curiosità e l'irrazionalità sono talmente più forti di noi stessi che non c'è nulla che le possa fermare, neppure la visione futura delle conseguenze.


Con questo freddo provo a immaginarmi da solo, in una galleria allagata e con l'acqua quasi alle ginocchia.
E una voglia stramaledetta di andare a vedere che cosa c'è fuori dalla galleria.
Una voglia sovraumana di andare a sbirciare il nulla, per vedere se veramente non c'è niente.
Oppure qualche cosa che non ho mai visto.
Pur sapendo che - eventualmente - non ci sarà nulla che io non conosca ancora.

2 commenti:

  1. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  2. si, però bisogna stare attenti a che la nostra voglia di provare esperienze nuove nn offenda chi ci circonda..questa mi sembra una cosa molto importante...

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