lunedì 29 marzo 2010

Storie di voti, matite copiative e Presidenti di seggio


Vado a votare.
L'ho sempre fatto e non vedo perchè questa volta non lo debba fare.
Mi presento con scheda elettorale e documento d'identità.
Al seggio non mi conosce nessuno ma per fare prima dicono che mi conoscono, così non devono trascrivere i dati della mia carta d'identità sul registro.
Il Presidente mi sorride e mi consegna la scheda.
"E la matita?" chiedo un po' stupito.
Mi guarda ancora e mi sorride: "E' tutto dentro in cabina, appesa ad uno spago..."
"No guardi, la matita copiativa me la devo consegnare lei... non puo stare dentro la cabina"
Mi guarda e mi sorride: "Si, lo so bene..."
La guardo.
Mi guarda.
"Beh, se lo sa allora perchè è all'interno della cabina? può essere sostituita da chiunque con una matita qualsiasi e questo invaliderebbe centinaia di voti. Un rappresentante di lista sufficientemente attento se ne accorgerebbe e sarebbe un guaio per tutti..."
Mi guarda e mi sorride.
Aggiunge: "Allora lei non la sostituisca".
Per un attimo mi chiedo se questa donna non abbia qualche ritardo mentale.
Poi dice: "Lei pensi al suo voto che noi pensiamo a tutto il resto".
Praticamente mi dice di farmi i cazzi miei.

Ma quelli SONO cazzi miei, fino a prova contraria.
Sono cazzi miei il fatto che le operazioni si svolgano correttamente.
Sono cazzi miei, di questo ne sono certo!
Ho contato fino a cinque.
Ero sull'orlo di sbottare.
Poi ho pensato solo un attimo e ho aggiunto: "Come vuole, ma io in qualità di elettore vorrei verbalizzare questo fatto".
Scatta qualcosa, lo vedo dai suoi occhi.
La parola magica "verbalizzare" ha fatto sì che l'impertinente signora si fiondasse all'interno della cabina per recuperare la matita copiativa.
Poi ordina ad uno scrutatore di fare altrettanto con la seconda cabina.
Mi consegna la matita, entro, voto e la riconsegno.
"Buon lavoro a tutti".
E la Presidentessa di 'sti cazzi manco si degna di rispondere grazie.
Probabilmente deve costarle troppa fatica, un po' come consegnare e farsi restituire ogni volta la matita copiativa.

PS: dopo due ore mia moglie va allo stesso seggio e mi avverte che le matite sono tornate al
loro posto: dentro le cabine.
Arrivederci alla prossima tornata elettorale, cara Presidentessa!
PS2: Avevo detto che vi parlavo degli aggiornamenti del mio libro: beh non l'ho fatto.
Sarà per la prossima volta...

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