domenica 8 novembre 2009

La Vergine di Ferro

Qualche anno fa ho visitato a San Marino il Museo degli Orrori.

Pensavo fosse semplicemente un museo come un altro, magari un po' "forte" e con qualche trovata scenografica ad effetto.
Niente di tutto questo.
Ne sono uscito come se avessi superato un girone infernale.

In passato ci sono stati professionisti della tortura con un'inventiva pari a quella dei grandi geni della scienza, solo - in questo caso specifico- applicata alla distruzione della vita.

Il Museo degli orrori di San Marino ti fa star male, ma quando ne esci capisci che l'uomo è fatto per morire, per distruggere, per autodistruggersi senza motivo.
Il sarcofago della Vergine di ferro lo vedete in foto e non penso abbia bisogno di spiegazioni.

Uno dei tanti lavori svolti da Roberto, il protagonista del mio nuovo libro, è quello di staccare i biglietti di un museo degli orrori. Non potrei mai lavorare in un posto così, per questo ho deciso che fosse Roberto a calcare quel palcoscenico, a ragionare su quel posto.

A vivere una situazione surreale e sanguinaria, capace di inflenzarne il lavoro di fotografo e non solo. Forse per uscirne un po' cambiato.

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